Breve pensiero su un gioiello baricentrico alla Sicilia.
Enna, cioè Ennaan per i sicani, Henna per i greci, Hennae per i romani, Qasr Yanna per gli arabi, Castrogiovanni dall'età normanna al 1927, in siciliano Castrugiuvanni. 27.918 abitanti per un capoluogo di casuale, perché Mussolini la preferì alla Piazza Armerina dei fratelli Sturzo. È oggi nota per essere il capoluogo di provincia più alto d'Italia, a 931 metri sul mare. La città è inoltre celebre come urbs inexpugnabilis, come i romani la definirono per la sua imprendibilità, oppure come “ombelico di Sicilia”, grazie alla sua centralità geografica rispetto all'isola, o ancora “belvedere di Sicilia”, per le superbe vedute panoramiche. Mi ripeto tutto ciò passeggiando per le vie in salita della città, visitando una cattedrale che coniuga stili diversissimi, eppure capace di affascinare per il garbo e la maestria delle sue decorazioni. Mi ripeto tutto ciò gustando uno straordinario cannolo alla ricotta in un bar che dà sulla valle. Mi dico tutto ciò, e vedo che è vero.
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