martedì 10 dicembre 2013

Battersea, la periferia che è centro


Sulla riva meridionale del Tamigi, attorno a una vecchia centrale elettrica...

Ci sono immagini che restano impresse nella memoria e non se ne vanno più, anche decenni più tardi. Come quella che appariva sulla copertina di un album dei Pink Floyd, Animals, dove sullo sfondo di una centrale elettrica londinese volavano dei palloni aeronautici a forma di maiali rosa. Quel disco l'avevo imparato a memoria, nota dopo nota, lirica dopo lirica. E quella power station mi era diventata familiare, con le sue quattro ciminiere bianche che spuntavano da possenti assenti di mattoni che dovevano essere all'epoca rossi, ma che ormai erano diventati marrone scuro: mattoni che formavano un'insolita scalinata ovviamente non praticabile.
Oggi mi ritrovo alloggiato per un fine settimana di lavoro a Londra presso degli amici che abitano a Battersea, sobborgo londinese dominato proprio da quella enorme struttura industriale, una presenza ingombrante che ormai non ha più nulla di pericoloso, perché la centrale elettrica è in disuso da qualche anno. L'enorme edificio è parte di un progetto di ristrutturazione che riguarda l'intera zona limitrofa sul Tamigi - vecchi gazometri, magazzini abbandonati, abitazioni collassate  -, che verrà trasformata in un quartiere di lusso con tanto di spiaggia che darà direttamente sul fiume.
Accanto alla centrale elettrica cresce la città, un quartiere che, come in altre zone della metropoli, vede affiancarsi case a schiera in puro stile vittoriano di indiscutibile cachet a vecchie abitazioni popolari che tradiscono la sostanziale povertà dei suoi inquilini. L'ordine è comunque assicurato ovunque, mentre i negozi e i ristoranti tradiscono la vocazione cosmopolita di tutta la metropoli londinese: ci sono afghani e cinesi, marocchini e pakistani, italiani (un locale chiamato evocativamente “Bunga bunga” pavesa il tricolore) e greci... E poi c'è un magnifico parco (... ettari di bosco  prato) che pare un invito alla deambulazione riflessiva. C'è persino una grande pagoda dai Buddha dorati e pensanti a spingersi all'introspezione e ala successiva estroversione.
A Battersea si respira l'atmosfera londinese, quindi, ma nello stesso tempo si vive di periferia, fuori dalle forsennate scorrere dei turisti che trasformano Londra in una bolgia.

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