Viaggio in Terra Santa/1. Pensieri sparsi.
Di nuovo in Terra Santa, e di nuovo – è la sesta volta che ci vengo, m’ha confermato la polizia di frontiera – il mistero s’accende. Sarà che la frequentazione scritturistica non cessa mai, sarà che l’immaginario collettivo associa le due scritture, araba ed ebraica, in perpetuo conflitto. Sarà come sarà, il mistero riemerge dalle profondità della memoria e dalle pieghe del pensiero. E i sentimenti s’aggrovigliano, in districabili da cuore e mente, districabili solo dall’anima. Dove Giobbe e Abramo, il Battista e il Cristo si ergono come tenebra luminosa.
Il fascino delle terre spoglie che lasciano emergere le vene della roccia e il sangue dei banchi sassosi.
Muri d’ogni consistenza, colore e forma. Specialisti in materia sono gli israeliani. Olivi e filo spinato, palmizi e muri.
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