martedì 23 febbraio 2010

Turchia, ennesimo golpe dell'esercito?


Arrestati decine di alti gradi militari per un tentativo di golpe. Lo ha annunciato il premier Erdogan a Madrid. La laicità dei militari si scontrerebbe contro la religiosità del governo. Laicità che trova le sue origini nel padre della patria, Ataturk. Visita (2006) al palazzo di Dolmabahçe, dove visse e morì.

Il palazzo di Dolmabahçe, costruito appena nel XIX secolo, è legato ai ricordi degli ultimissimi sultani, fino a colui che ha cercato di riscattarne la memoria, l’orgoglio dell’impero schiacciato dalle potenze europee, i nemici-amici di sempre: Atatürk, il padre della patria di oggi, quella laica e filoccidentale, che ha abbandonato l’alfabeto arabo per sposare quello latino, che ha scelto la domenica come giorno di festa, che ha relegato la religione ai margini della vita sociale (almeno tale era il suo progetto), che beveva vino e andava a donne.

Un’ora di tappeti e tendaggi e quadri e maioliche e decorazioni e harem e hammam e salotti e parquet… Di scalinate imperiali ampie e avvolgenti, le cui balaustre sono di cristallo! Unica costante nella visita: il Bosforo che, oltre le finestre e i cancelli bianchi, pare una sicurezza e una minaccia. Da lì giunse la fine dei sultani, non dalla terra, come invece si temeva.

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